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Brazilian Jiu Jitsu Firenze

Il JiuJitsu Brasiliano – abbreviato come BJJ – è un arte marziale, considerata oggi una delle discipline che caratterizzano almeno una parte delle MMA (Mixed Martial Arts) come Sport da Combattimento.

Si tratta di allenamento necessario a completare, efficacemente, un metodo di difesa personale, specializzato nella lotta, in particolare nel combattimento a terra.

Al Fight Club ricerchiamo il massimo controllo dell’avversario a terra e ricerca della finalizzazione – quindi resa dell’avversario – attraverso “movimenti leva?, chiavi articolari, strangolamenti.

La definizione che diamo del Jiu Jitsu e della nostra pratica è la seguente:

una disciplina divertente, tramite la quale socializzare in un ambiente sano e amichevole
un metodo di cultura del corpo, con il quale ottenere una perfetta forma fisica senza noia
uno sport agonistico accessibile a tutti, dove si gareggia con intenso ritmo agonistico ma senza percussioni contro le parti del corpo dell’avversario
un metodo che può trasmettere  nozioni utili anche nella difesa personale
una parte sicuramente importante per le MMA
un’Arte a tutto tondo, intesa a sviluppare la persona umana in tutte le sue parti costitutive: cervello, carattere, fisico e Spirito
una Via per la ricerca di sé e per l’ampliamento della propria coscienza
E’ convinzione radicata dei nostri istruttori che una corretta pratica in quest’arte possa migliorare la qualità della vita da tutti i punti di vista.

La nostra accademia è la prima a Firenze a vantare un maestro Cintura Nera Brasiliano, Rogerio Marshal, che rappresenta la scuola Gracie, l’accademia e famiglia più importante ed influente al mondo nel JiuJitsu brasiliano.

Vi aspettiamo sul tatami!

Origini

Il Jiu Jitsu Brasiliano nacque in Brasile grazie all’arrivo, nei primi anni del secolo, del console giapponese Mitsuyo Maeda, uno dei cinque maggiori esperti nel lotta a terra del jujutsu (ne waza) che Jigoro Kano, il fondatore del Kodokan judo, inviò oltremare per dimostrare e diffondere la sua arte nel mondo.

Da adolescente, Maeda si era allenato inizialmente nel sumo, ma dopo aver appreso dei successi del kodokan nelle sfide fra scuole di jujutsu, decise di apprendere il judo e divenne uno studente del “Kano Jiu Jitsu?.. Maeda lasciò il Giappone nel 1904 e visitò un gran numero di paesi dando dimostrazioni di “jiu-do? e accettando sfide provenienti da lottatori, pugili, savateurs e praticanti di varie altre arti marziali prima di arrivare in Brasile il 14 novembre 1914.

Maeda si dedicò in particolar modo alla lotta a terra, poiché Mataemon Tanabe della scuola di jujutsu della Fusen ryu, anche se la sua abilità nella lotta terra probabilmente derivava da altre scuole di Jiu jitsu che Tanabe frequentava, inizialmente era riuscito a prevalere su alcuni allievi di Kano forzando il combattimento al suolo, mentre l’impostazione del Kodokan voleva focalizzarsi sullo scontro in piedi.

Maeda fu così abile a vincere numerosi incontri all’estero contro esponenti di varie discipline, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “Conte Koma?.

Gastão Gracie era un partner commerciale del cosiddetto American Circus a Belém. Nel 1916, il circo italo-argentino dei fratelli Queirolo organizzò alcuni spettacoli e in uno di essi si esibì Maeda.. Nel 1917, Carlos Gracie, il figlio maggiore di Gastão Gracie, assistette ad una dimostrazione di Maeda al Da Paz Theatre e decise di praticare judo. Maeda accettò Carlos come studente per alcuni anni, e quest’ultimo passò la sua conoscenza ai suoi fratelli.

Secondo alcuni racconti apocrifi Gastão Gracie aiutò in maniera non sempre ben precisata Maeda, inviato in missione diplomatica in Brasile, nel suo soggiornare in Brasile, e Maeda per sdebitarsi avrebbe insegnato il judo al figlio Carlos.

All’età di quattordici anni, Hélio Gracie, il più giovane della famiglia Gracie, si trasferì in una casa a Botafogo assieme ai suoi fratelli dove vi vivevano e insegnavano il ju jitsu giapponese tradizionale.

Seguendo delle prescrizioni mediche, Hélio avrebbe speso gli anni immediatamente successivi limitandosi a osservare i suoi fratelli allenarsi ed insegnare, poiché per natura fragile di costituzione.

Col tempo, Hélio Gracie gradualmente sviluppò il Gracie Jiu Jitsu come un adattamento più morbido e pragmatico del judo, poiché egli era incapace di eseguire molti movimenti che richiedevano di opporsi alla forza dell’avversario direttamente.

Lungo gli anni Hélio Gracie sviluppò un sistema che si focalizzava sul combattimento a terra, in opposizione al judo che enfatizzava le tecniche di proiezione.

Anni più tardi Hélio Gracie sfidò il leggendario judoka Masahiko Kimura. Nel suo libro “Il mio Judo?, Kimura racconta che ritenne Hélio un 6° dan di judo al tempo del suo incontro con lui nel 1951 see extract.

Tuttavia, non c’è alcuna registrazione del Kodokan attestante un qualsiasi grado nel judo assegnato ad Hélio Gracie, tuttavia non è insolito per un judoka straniero avere un rango attuale più alto di quello ufficialmente riconosciuto e attestato dal Kodokan, poiché i gradi del Kodokan sono mantenuti in maniera indipendente e richiedono requisiti più stretti.

Sebbene il Jiu-Jitsu brasiliano sia largamente identificato con la famiglia Gracie, esiste un altro prominente ramo derivato da Maeda tramite un altro allievo brasiliano, Luis França.

Questa scuola è stata rappresentata in maniera particolare da Oswaldo Fadda. Fadda e i suoi allievi erano famosi per l’uso influente di leve ai piedi e attualmente la scuola sopravvive attraverso i collegamenti di Fadda con squadre come la Nova União o il Grappling Fight Team. Tra le scuole più famose e diffuse a livello mondiale due proprio sono quelle che vengono rappresentate dai nostri Maestri nella nostra accademia: la CheckMat e la Brasa.