Cari amici, prima di annunciare i prossimi impegni dei nostri atleti, che ci porteranno a dicembre, in Slovenia, a Manchester a Los Angeles e a Pisa, vorrei tornare al match di Mustapha ”Dynamite” Haida Fan Page a Superfights Roma.
Intanto partendo da una analisi del verdetto. La prima ripresa secondo me e’ andata a Guiderdone. Musta non riusciva a partire perché scivolava e io e Ugo Cignoni abbiamo sistemato la cosa solo nella pausa tra il primo e il secondo round. Avevamo concordato nella strategia di partire subito dalla prima ripresa ad una certa intensità e con un certo game plan, anche per evitare il caos che e’ in grado di provocare un atleta forte come Christian Guiderdone, anche in un campione come Musta, in quanto molto motivato a farlo visto l’importanza del match. La seconda e la terza sono state di Musta. Per chi ha avuto dubbi sul presumibile pareggio della seconda ripresa, lo invito a calcolare anche l’efficacia dei colpi andati a segno. E in questo non posso che complimentarmi con Christian, come ho fatto personalmente, non solo per la sua super prestazione, ma anche per la sua capacità di incassare alcuni colpi davvero duri e nonostante ciò di aver sempre tenuto alto il livello di intensità del match. Sul terzo tound non credo ci possano essere stati dubbi. Detto questo, e’ stato considerato a detta di molti, uno dei più bei match della serata e i due atleti non si sono risparmiati, e la loro generosità ha dato spettacolo.
Musta era un anno che era fermo. Dopo due anni e mezzo di una situazione di emergenza sanitaria che attraverso restrizioni e narrazioni ha tenuto palestre e atleti in scacco, in Italia molto più che in altri paesi, rendendo davvero difficile allenarsi ma anche lavorare normalmente. Dopo ben tre infortuni, di cui l’ultimo nel 2022 gli ha proprio impedito di andare a ONE Championship questa estate, ma che nei match prima, pur andando, non era mai stato al 100% e nonostante ciò si è giocato pure il titolo di OneFc di categoria perdendo ai punti . E arrivare non al 100% a quei livelli, non è certo uno scherzo, ma mai lui ha voluto rinunciare per l’impegno preso, eccetto appunto l’ultima volta per la frattura della costola. Non sono scuse. Ma un atleta non si può vedere solo da “fuori” o quando combatte. Ha una vita tutti i giorni. Pensieri. Lavoro. Famiglia. Sentimenti. Amori. Musta ha da portare avanti anche i suoi corsi nella palestra di Figline Valdarno, dove abita. E anche in quell’aspetto c’è stata quell’ “emergenza” che ha di fatto indebolito tantissimo le palestre. Poi tutti quei kilometri per venire ad allenarsi a Firenze per poi rientrare sfinito ancora per i suoi corsi stavolta non in qualità di allievo ma come docente. Facile poi parlare da dietro una schermo retroilluminato e sentirsi esperti dietro una tastiera. Facile giudicare senza conoscere. E quasi sempre con critiche e giudizi che arrivano dal “nulla” che si crede “qualcuno”.
Questo match era importante per lui. Era un rientro. Ma un rientro serio con una ragazzo talentuoso e in ascesa, campione del mondo ISKA anche lui, ma nella categoria superiore. Sapeva e sapevamo che non era uno scherzo. Che in quel match si sarebbe dovuto giocare tutto anche perché per Guiderdone vincere quel match era imperativo. Musta lo sapeva. Era teso, ma c’era. Con l’allenamento. Con il corpo e con la sua mente. Ma sopratutto, come poi si è visto soprattutto nella terza ripresa, con il cuore.
Altra cosa e’ che quando siamo saliti sul ring con Ugo e Musta, ho realizzato che all’angolo opposto c’erano 4 amici e colleghi con cui ho condiviso grandi avventure. Christian Guiderdone che l’ho avuto nazionale Fight1 quando ero DTN e che insieme a i miei colleghi DTN di allora fummo testimoni della sua medaglia d’oro ai mondiali dilettanti ISKA. E tra quelli, allora, oltre a Giorgio Iannelli, a condividere l’angolo con me, e non solo in questa occasione, c’erano anche Armando Carvelli e Maestro Giorgio Perreca (altro pezzo di storia della kickboxing italiana) che a SuperFights Roma erano appunto all’angolo di Guiderdone. E ultimo ma non ultimo per importanza, Christian aveva come cutman Federico Catizone, che oltre essere amici e aver condiviso l’angolo con me, lui in qualità di cutman in passato, mi ha diplomato cutman ormai molti anni fa proprio a Firenze. Trovarmeli tutti all’angolo opposto, quando ho realizzato e’ stata una sensazione davvero particolare.
Parlando invece dell’evento, che nella sostanza e’ figlio dell’esperienza e delle capacità ormai note al mondo del promoter e amico Carlo Di Blasi, a cui rinnovo i miei complimenti anche per il coraggio che trova a imbarcarsi ancora in certe avventure, sempre con grande professionalità, credo sia stato chiaro a tutti. Qualche virgola fuori posto c’era stavolta, e’ vero, ma è anche vero che per il Sold out dell’Atlantico la necessità del cambio sede a poco più di una settimana dall’evento non poteva consentire una perfezione assoluta.
Ora ci prepariamo al prossimo impegno. Un altro match a breve per testare ancora alcune cose e riprendere il posto a OneFc che lo aspetta. Bravo Musta! Forza Musta!
26Emmanuel Shija, Mustapha ”Dynamite” Haida Fan Page e altri 24
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